Teatro Naturale? Io, il Cous cous e Albert Camus
Teatro delle Ariette
Un viaggio tra passato e presente, tra letteratura e cucina
21 e 22 Luglio – ore 20:30
Accademia tedesca Roma Villa Massimo
spettacolo con cena
21 LUGLIO > SOLD OUT
Abbiamo deciso di fare questo spettacolo per parlare dell’oggi. E per parlare dell’oggi abbiamo pensato di raccontare una storia di molti anni fa, quando avevo 17 anni.
È la storia di una piccola odissea personale fatta di incontri, di scoperte, di sconfitte e di viaggi, da Bologna alla Francia e dalla Francia al Mediterraneo, alla Spagna, all’Algeria.
È la storia di formazione di un giovane diciassettenne che, seguendo l’amore, arriva in Francia dove è accolto da una famiglia di spagnoli, fuggiti in Algeria alla fine della Guerra Civile e arrivati in Francia per sfuggire alla Guerra di Indipendenza algerina.
I pochi mesi dell’estate del 1978 mi hanno fanno incontrare in un lampo 50 anni di cultura e di storia del Mediterraneo, mescolando l’Italia degli anni di piombo, alla Spagna della Guerra Civile e poi della dittatura di Franco, all’Algeria colonia francese e poi in guerra per l’indipendenza.
L’incontro con l’amore mi ha aperto le strade della conoscenza, mi ha fatto mangiare per la prima volta il couscous e mi ha fatto scoprire “Lo straniero” di Albert Camus, un libro che mi ha cambiato la vita e mi ha messo di fronte all’eterno conflitto tra uomo naturale e uomo sociale.
Mersault, il protagonista de “Lo straniero”, è un uomo che rifiuta di mentire e obbedisce soltanto alle leggi della natura. Conduce una vita semplice, sfugge agli obblighi delle convenzioni sociali, è vero e sincero fino alle estreme conseguenze. Vive la sua vita naturale, solitaria e sensuale, fatta di cieli e di profumi d’estate anche in prigione, quando viene arrestato per avere ucciso un uomo.
Come potevo, giovane diciassettenne, non identificarmi completamente con questo uomo? Come potevo non appassionarmi alla straordinaria esperienza umana, intellettuale e artistica di Albert Camus?
In questo spettacolo si intrecciano e si confondono il passato e il presente: il passato della storia che raccontiamo e il presente dello spettacolo che stiamo facendo. Perché il teatro si fa solo al presente e parla solo di oggi anche quando racconta storie di molti anni fa.
E poi durante lo spettacolo facciamo il couscous. Non è certo un piatto italiano, ma per me il couscous e la pasta sono la stessa cosa: sapori della memoria di un’esperienza che vivono nel presente. Forse, prima di nascere, Stefano delle Ariette ha passato qualche tempo in Algeria. Forse, in un’altra vita. Perché ieri e oggi sono la stessa cosa, perché il tempo non passa. Siamo noi che passiamo.
Stefano Pasquini
Il menù dello spettacolo:
- taralli (farina di grano tenero, olio e.v. d’oliva, vino bianco, sale)
- mandorle
- couscous vegetariano (semola di grano duro bio, zucchine bio, carote bio, patate bio, cipolle bio, pomodoro bio, ceci bio, olio e.v. bio, sale marino bio, spezie vegetali)
di: Paola Berselli e Stefano Pasquini
regia: Stefano Pasquini
con: Paola Berselli, Maurizio Ferraresi e Stefano Pasquini
segreteria organizzativa: Irene Bartolini
ufficio stampa e comunicazione: Raffaella Ilari
produzione: Teatro delle Ariette 2012
Il Teatro delle Ariette è la compagnia degli attori-contadini, del teatro da mangiare, dell’autobiografia che produce, studia, organizza e promuove teatro. È nata nel 1996 e da allora fa teatro nelle case, nei forni, negli ospedali, nelle scuole, per le strade, nelle piazze, nei campi ma anche nei teatri e in importanti festival e rassegne teatrali nazionali ed europei. I loro spettacoli hanno fatto più di 2000 repliche in sede, sul territorio e in tournée in Italia e in Europa (Germania, Francia, Spagna, Svizzera, Belgio, Portogallo). I loro spettacoli affrontano spesso i temi autobiografici del rapporto dell’uomo con le materie prime, con gli animali, con gli altri uomini e con la terra, ne accettano le contraddizioni, interrogano il proprio passato e il futuro cercando nell’attimo presente una condivisione profonda tra attori e spettatori.
ph. Andrea Caramelli
22 luglio
biglietto unico € 20,00
Acquisto attraverso canali online e biglietteria